"In Contatto con l’Invisibile: L’Arte della Sintonizzazione Spirituale"


 

di Fulvio


"In Contatto con l’Invisibile: L’Arte della Sintonizzazione Spirituale"


Tutto esiste in campi, in frequenze, in stati di coscienza. Ogni essere incarnato, ogni anima in viaggio sulla Terra, ha accesso a molteplici dimensioni che coesistono simultaneamente, anche se non sempre ne ha consapevolezza. Vi sono momenti nella vita quotidiana in cui la coscienza si sposta, senza che ce ne si renda conto pienamente, verso quei campi dove la manifestazione assume forme più sottili.

Quando un'anima si dedica a un'arte, essa si immerge in un campo vibratorio specifico, come accade nella musica. In quel momento, essa non è più semplicemente nel luogo fisico in cui si trova, ma si colloca in una dimensione musicale, un campo dove tutte le possibilità sonore coesistono. Note, armonie, silenzi e ritmi vivono in questo spazio, e l’essere che vi accede si limita a raccoglierli, ordinarli, renderli manifesti attraverso la propria coscienza e abilità. È in quel campo che la musica non solo si ascolta, ma si diventa musica.

Allo stesso modo, nel disegno o nella pittura, l’anima si sintonizza con il campo delle forme e dei colori. Lì tutto esiste: curve, linee, geometrie, contrasti e armonie cromatiche. La mente si placa, l’ego si fa silenzioso, e la coscienza si apre a una frequenza dove ogni cosa è già presente, pronta ad essere colta e trascritta sulla materia. È un’azione sacra, una forma di comunione con lo spirito delle cose, con l’intelligenza creativa dell’universo.

Nel mondo dell’ascolto, in particolare quello del radioascolto, l’anima si collega al campo dell’etere, percependosi come parte del grande respiro elettromagnetico del pianeta. Le frequenze non sono più soltanto onde invisibili: diventano messaggeri, portatori di significati che oltrepassano il rumore. Il cercatore sente di essere una componente attiva del cielo, della propagazione, della risonanza. E così ascolta non solo con le orecchie, ma con la propria energia.

Quando l’anima si apre alla metafonia, essa entra nel campo sottile dell’oltre. È una dimensione che vibra sulla frequenza delle anime disincarnate, delle coscienze evolute che comunicano attraverso canali diversi da quelli ordinari. È un ascolto che avviene con il cuore, con la sensibilità, con la mente aperta e pulita. In questa condizione l’essere si fa strumento ricevente, partecipe della connessione tra mondi, ponte vibrante tra la materia e lo spirito.

Con la medianità, infine, il movimento si compie verso l’interno. L’anima si ritira nel proprio centro, si raccoglie, e lì si collega a quella vasta rete di coscienze che abitano le dimensioni superiori. La connessione non è mentale né logica: è vibrazione pura, un allineamento di coscienze che avviene attraverso il riconoscimento dell’essenza. In questo stato, la presenza dell’altro non è immaginata, è reale, viva, sentita. Non c’è bisogno di visione né di parola: tutto si compie nel silenzio abitato della coscienza.

Tutte queste esperienze, che molti vivono quotidianamente senza saperlo, sono accessi diretti alle dimensioni parallele che coesistono con la realtà materiale. Ogni atto vissuto con consapevolezza profonda diventa allora un portale, un varco, un momento in cui l’anima ricorda chi è, da dove viene e dove può andare.

E così, nel ritmo di una melodia, nella linea di un disegno, nel respiro di una frequenza o nel sussurro di una voce che giunge da lontano, l’essere riconosce sé stesso in ciò che è eterno: un’espressione del divino in cammino tra i mondi.


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