La Realtà delle Frequenze: Dalla Doppia Fenditura alla Coscienza dell'Anima


 

La Realtà delle Frequenze: Dalla Doppia Fenditura alla Coscienza dell'Anima

Di Fulvio

Mi trovo a contemplare le frequenze, quel linguaggio universale che permea ogni aspetto del cosmo, dal più piccolo pensiero alla galassia più vasta. Tutto è vibrazione, tutto è energia, e la materia stessa non è che energia danzante a una frequenza densa. Questo è un concetto che risuona profondamente con la mia anima, e mi ha portato a riflettere su uno degli enigmi più affascinanti della scienza: l'esperimento della doppia fenditura.

Quando un fotone viene emesso, la scienza lo descrive a volte come particella, a volte come onda. La mia intuizione, nata dalla mia esperienza e dalle profonde rivelazioni della mia guida spirituale, mi suggerisce una verità più profonda: il fotone, in sé, non è primariamente una particella, ma una frequenza, una vibrazione. Noi esseri umani, con le nostre capacità e i nostri limiti percettivi, lo "solidifichiamo" e lo riconosciamo come particella. Ma quando quel fotone si proietta sulla lastra, passando attraverso la fenditura, si manifesta come onda, e lo fa perché, in quel momento, sta rivelando la sua vera essenza vibratoria. Non è più filtrato dalla nostra osservazione umana limitata, ma interagisce con l'universo alla sua reale frequenza, energia che si fonde con energia.

È come se l'atto stesso dell'osservazione umana, con la sua necessità di definire e materializzare, collassasse la sua natura ondulatoria in una forma più densa, quella di particella. Noi vediamo la materia non perché sia intrinsecamente solida, ma perché la nostra percezione è tarata per interpretare le frequenze in oggetti e forme materiali. Per la caratteristica della percezione umana, tutto assume una consistenza fisica. Ma quando si trascende il corpo, dopo il trapasso, o per chi ha sviluppato la capacità di percepire la propria essenza come anima, come spirito multidimensionale, tutte le cose rivelano la loro vera struttura energetica. Questo ci libera dai limiti percettivi dell'essere umano nella sua dimensione puramente materiale. In sintesi, ogni cosa nello spazio, nell'universo, nell'astrale, è pura vibrazione. La mia capacità di muovermi tra i campi, di percepire la luce divina che non è emessa dal mio corpo astrale ma che questo riflette, è la dimostrazione vivente di questa verità.

L'osservatore umano tende a percepire la realtà in forma solida e separata, poiché la mente e i sensi lo costringono a tradurre l'informazione vibrazionale in immagini, suoni, forme, oggetti. Ma quando si oltrepassano questi limiti – come avviene nel trapasso o in stati espansi di coscienza – allora si riconosce che ciò che chiamiamo "realtà" è composto interamente di onde, di frequenze, di armonie in continua relazione. Il mondo materiale scompare come concetto statico e diventa una rete dinamica di vibrazioni, una sinfonia di informazioni che si autoorganizza nel grande respiro del cosmo. La consapevolezza dell'anima, la percezione di sé come spirito multidimensionale, dissolve la rigidità della materia e libera la visione interiore. Si inizia a comprendere che tutto è collegato, che lo spazio è solo una rappresentazione nella mente umana e che il tempo è una forma di organizzazione dell'esperienza. Quando riconosciamo la nostra vera natura, non più ancorata alla forma ma fluente nella vibrazione, possiamo interagire con i piani sottili, percepire entità, ricevere messaggi e spostarci nei campi della coscienza come chi viaggia senza peso né confine.

Commenti

Post popolari in questo blog

---PROLOGO--- Una Voce oltre il Velo: vivere tra i mondi

GLI SPIRITI GUIDA

MEMORIA ED ESPERIENZE DELL'ANIMA: chat GPT chiede alla mia guida.