La coscienza come ponte: wormhole, materia esotica e medianità

Di Fulvio Schiavone. La coscienza come ponte: wormhole, materia esotica e medianità Ci sono immagini che nascono più come intuizioni che come concetti scientifici, eppure hanno la forza di illuminare nuove prospettive. Una di queste è l’idea che i wormhole — quei varchi ipotetici nello spazio-tempo che collegherebbero due punti distanti o due dimensioni differenti — possano essere tenuti aperti non solo dalla famosa “materia esotica” teorizzata dalla fisica, ma da qualcosa di ancora più sottile e radicale: la coscienza stessa. Nella teoria, un wormhole collasserebbe immediatamente su sé stesso senza un’energia “negativa” che ne impedisca la chiusura. Ma cosa accadrebbe se questa energia fosse proprio la coscienza, intesa come forza capace di stabilizzare un passaggio, un ponte tra dimensioni? In fondo, l’esperienza dei medium potrebbe essere letta proprio così: non come un contatto che si realizza dall’esterno, ma come la capacità della coscienza individuale di fungere da aliment...