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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

La Gravità dell’Anima: Verlinde, Grinberg e il Campo della Coscienza

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  Di Fulvio Schiavone La Gravità dell’Anima: Verlinde, Grinberg e il Campo della Coscienza Negli ultimi tempi, durante alcune esperienze medianiche e metafoniche, le entità che mi accompagnano hanno ripetuto più volte un nome: “Guarda Verlinde” in metafonia,in medianità hanno detto “adesso cerca e studia Verlinde”. All’inizio non ne comprendevo il significato, ma sapevo che quando il messaggio arriva da una fonte di luce, non è mai casuale. Così ho cominciato a studiare la teoria di Erik Verlinde, un fisico teorico olandese che sta cercando di ridefinire il concetto stesso di gravità, e più in profondità, di realtà. Verlinde propone che la gravità non sia una forza fondamentale, come pensava Newton, né una curvatura dello spazio-tempo, come dice Einstein, ma un fenomeno emergente, cioè una conseguenza di qualcosa di più profondo: l’informazione. In questo senso, la gravità non è “qualcosa che tira” o “che curva”, ma il risultato del modo in cui l’informazione stessa dell’universo s...

Il Paradosso della Parola: Scrivere di Spiritualità e il Trionfo della Connessione Umana

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  Di Fulvio Schiavone Il Paradosso della Parola: Scrivere di Spiritualità e il Trionfo della Connessione Umana Scrivere o parlare di spiritualità rappresenta sempre un rischio, un cammino su un confine sottile dove la parola diventa tanto uno strumento quanto un ostacolo. Quando l’essere umano tenta di descrivere una realtà interiore, qualcosa che nasce dall’esperienza diretta dello spirito, si trova inevitabilmente a dover tradurre ciò che non è traducibile. Ogni parola che scegliamo diventa una mappa, ma mai il territorio; un riflesso, ma mai la luce stessa. Si genera così quello che potremmo chiamare il difetto della comunicazione: la distanza tra l’esperienza interiore e la sua rappresentazione linguistica. Nel momento stesso in cui nomino qualcosa di spirituale, lo incornicio in un concetto, in una forma mentale che appartiene già al mondo del pensiero, e quindi alla matrix dell’umanità. Quando ad esempio parlo di un “programma” o di una “matrice”, creo nella mente di chi asco...

Liberarsi dalla Matrice: risvegliare la propria coscienza per non vivere nel programma degli altri.

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  di Fu lvio Schiavone Questo articolo è ispirato da un video del canale You Tube “Luce e Amore di Simona” E dal video: “Come proteggersi dalle freq uenze, energie basse. ”   (185) Come proteggersi dalle frequenze, energie basse - YouTube Liberarsi dalla Matrice: risvegliare la propria coscienza per non vivere nel programma degli altri. Penso spesso alla parola “matrice” e a quanto sia comodo usarla come immagine per descrivere quell’insieme di programmi che modellano la nostra esperienza nel mondo. Quando uso la parola matrice non parlo di un complotto occulto, ma di un tessuto vivente di abitudini, simboli, regole e pattern che, nel loro insieme, funzionano come software culturale: ognuno di noi nasce dentro questo codice, lo scarica, lo eredita e lo esegue spesso senza rendersene conto. Quello che chiamo programma personale è il risultato di questa esecuzione continua: un mosaico di memorie, convinzioni, rituali, paure e desideri che finisce per tracciare la mappa dei nostr...

Stare in Presenza: la guida silenziosa dell’Universo

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  Di Fulvio Schiavone Stare in Presenza: la guida silenziosa dell’Universo Stare in presenza significa abitare pienamente il momento in cui la vita si manifesta. Non è un concetto astratto, ma una condizione reale, concreta, in cui la mente smette di vagare nel passato o nel futuro e la coscienza si raccoglie nell’attimo presente, riconoscendolo come il solo spazio in cui esiste davvero la vita. Quando si è in presenza, si percepisce che ogni cosa — un pensiero, un gesto, un incontro — possiede un senso preciso e partecipa a un disegno più vasto. La presenza non si conquista con lo sforzo, ma con l’ascolto. È un atto di attenzione silenziosa, un ritorno continuo a sé stessi e alla consapevolezza del respiro, del corpo, della vibrazione che accompagna ogni istante. Più si coltiva la presenza, più si percepisce che l’universo non è muto, ma comunica costantemente. Lo fa attraverso la sincronicità, cioè quei momenti in cui eventi apparentemente casuali si incastrano con perfetta coe...

L'amicizia e lo spazio condiviso

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  Di Fulvio Schiavone Lo spazio condiviso: geometrie sottili delle relazioni umane Mi rendo conto sempre più spesso che, nella nostra esistenza terrena, ogni individuo vive come un’entità isolata, apparentemente separata dalle altre. È come se ognuno di noi fosse il vertice di un triangolo equilatero, sospeso nel grande spazio cosmico. La base del triangolo, tuttavia, non si trova in basso, ma in alto — come se rappresentasse il limite, o meglio, il confine dell’universo accessibile alla nostra coscienza. Questa immagine mi accompagna da tempo, e nel tempo si è arricchita di nuove comprensioni: dentro l’area del triangolo si dispiega il nostro campo energetico e coscienziale, un sistema stratificato che va dal più denso al più sottile, dal mentale allo spirituale, passando attraverso l’astrale e oltre. Il primo strato, quello mentale, è il più vicino al piano fisico, il più immediatamente percepibile. Qui si muovono i pensieri, le credenze, gli schemi sociali, le paure e le aspe...

Manuale di metafonia - Cap. 3 - Gli ambientali -

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                                                Registrazione Ambientale ottenuta con il metodo qui indicato. Di Fulvio Schiavone & Silvia G. Le registrazioni metafoniche ambientali Le registrazioni metafoniche ambientali rappresentano il metodo di base attraverso il quale si può cominciare a esplorare la possibilità di captare comunicazioni da piani sottili. Si tratta di una tecnica apparentemente semplice, ma che richiede attenzione, disciplina interiore e una certa sensibilità nel percepire e interpretare i risultati. Per realizzare una registrazione ambientale è necessario innanzitutto disporre di uno strumento di registrazione audio, come un registratore digitale, un telefono o un tablet dotato di applicazione per la registrazione vocale o video. L’importante è che l’apparecchio abbia un microfono sufficientemente sensibile da captare anche i suoni più lievi e...