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IL CORPO ETERICO

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  Di Fulvio Schiavone IL CORPO ETERICO Quando parlo del corpo eterico, mi piace iniziare dicendo che esso rappresenta la nostra prima vera estensione energetica oltre il corpo fisico, la più vicina, la più intimamente intrecciata con ogni nostra funzione vitale e con ogni pulsazione della nostra anima incarnata. Il corpo eterico è letteralmente il ponte tra materia e energia, tra forma e vibrazione, tra quello che siamo sul piano fisico e ciò che siamo nel mondo oltre il visibile. Non è qualcosa di astratto o simbolico: è reale, concreto, percepibile, tangibile con gli occhi dell’attenzione e della sensibilità. È la matrice che dà vita al corpo fisico e allo stesso tempo il primo involucro che manterremo intatto, almeno inizialmente, quando lasceremo questa dimensione. Molte persone si sorprendono quando scoprono che il corpo eterico è visibile a occhio nudo. Non serve essere medium, non serve avere doni particolari. Serve solo imparare a guardare in un certo modo, con uno sguardo...

Diventare Anima: il cammino della coscienza tra le dimensioni

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  Di Fulvio Schiavone “Diventare Anima: il cammino della coscienza tra le dimensioni” Da molto tempo rifletto su quanto il nostro cammino evolutivo sia intimamente connesso alla sofferenza, alla consapevolezza e alla natura eterna della nostra anima. Non considero la sofferenza come un ostacolo o come un castigo, ma come il linguaggio primordiale attraverso cui l’esistenza ci costringe a tornare verso noi stessi. Ogni essere incarnato porta con sé un punto fragile, una crepa interiore che non è un difetto ma una soglia, e solo attraversando quella soglia possiamo accedere a una dimensione più ampia di comprensione. La sofferenza non è mai gratuita: è un richiamo, un impulso che ci spinge fuori dalla stagnazione e ci riporta nel ritmo del cammino. Ed è proprio questo cammino, fatto di passi e soste, arresti e salti, che costituisce il centro di ogni movimento evolutivo. Quando parlo di cammino non mi riferisco a una sequenza lineare, ma a una progressione che avviene simultaneamente...

GLI ARCANGELI

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  Di Fulvio Schiavone GLI ARCANGELI Quando parliamo di Arcangeli, l’immaginario comune richiama subito figure maestose, luminose, spesso rappresentate con ali immense e simboli che derivano da secoli di tradizione religiosa, iconografica e culturale. È naturale che sia così: l’essere umano, quando tenta di dare forma all’invisibile, lo fa attraverso ciò che conosce. Disegna l’inconoscibile con il tratto del proprio tempo, con le immagini e i simboli che appartengono alla sua epoca. Ma ciò che noi rappresentiamo come Arcangeli è solo un linguaggio, un ponte, una traduzione visiva e culturale di realtà che nella loro essenza non hanno forma, non hanno corpo, non hanno contorni. Sono potenze, forze primarie, emanazioni di un’origine che precede ogni concetto umano. Quando uso il termine “origine primaria”, non intendo qualcosa di distante o separato da noi. Parlo della sorgente da cui tutto scaturisce, una coscienza generativa che potremmo chiamare Dio, Campo Primario, Sorgente o Unit...

Angelo Custode e Spirito Guida: due presenze, due origini, un solo scopo divino

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  Di Fulvio Schiavone Angelo Custode e Spirito Guida: due presenze, due origini, un solo scopo divino Nel cammino spirituale di ogni essere umano esistono presenze invisibili che accompagnano, proteggono e ispirano la nostra vita. Tra queste, due figure emergono con particolare potenza e delicatezza: l’Angelo Custode e lo Spirito Guida. Spesso i due vengono confusi o sovrapposti, ma la loro natura, la loro origine e il loro modo di operare sono profondamente diversi. Comprendere tale distinzione ci permette di riconoscere con maggiore chiarezza le forze luminose che operano nel nostro destino e di armonizzarci consapevolmente con il loro linguaggio. L’Angelo Custode è una pura entità di Luce, appartenente a una gerarchia superiore di intelligenze cosmiche che vibrano molto vicino alla Sorgente Divina. La sua essenza è pre-personale: non è un’anima nel senso umano del termine, ma una scintilla consapevole della Volontà Divina. Spesso non ha mai conosciuto l’esperienza dell’incarnazi...

L’interazione tra l’Astrale e il Mondo Materiale: due dimensioni di un’unica Coscienza

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  Di Fulvio Schiavone L’interazione tra l’Astrale e il Mondo Materiale: due dimensioni di un’unica Coscienza Da sempre l’essere umano si interroga sul modo in cui il mondo astrale e quello materiale interagiscono fra loro. Quando si entra nel cammino spirituale, soprattutto attraverso la medianità o le esperienze interiori profonde, si arriva presto a percepire che esiste una realtà sottile, viva e presente, che non si manifesta nei sensi ma nella coscienza. Tuttavia comprendere come questa realtà invisibile possa entrare in contatto con la materia non è semplice. Ciò che definiamo “astrale” e ciò che chiamiamo “materiale” non sono due mondi opposti, ma due stati vibrazionali differenti della stessa sostanza cosmica. Ogni cosa esiste all’interno di un campo, un tessuto energetico che sostiene la vita e collega ogni manifestazione. In questo campo la materia rappresenta la forma più densa e strutturata, mentre l’astrale è la sua espressione più sottile, microcosmica, eterea. La diff...

La Gravità dell’Anima: Verlinde, Grinberg e il Campo della Coscienza

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  Di Fulvio Schiavone La Gravità dell’Anima: Verlinde, Grinberg e il Campo della Coscienza Negli ultimi tempi, durante alcune esperienze medianiche e metafoniche, le entità che mi accompagnano hanno ripetuto più volte un nome: “Guarda Verlinde” in metafonia,in medianità hanno detto “adesso cerca e studia Verlinde”. All’inizio non ne comprendevo il significato, ma sapevo che quando il messaggio arriva da una fonte di luce, non è mai casuale. Così ho cominciato a studiare la teoria di Erik Verlinde, un fisico teorico olandese che sta cercando di ridefinire il concetto stesso di gravità, e più in profondità, di realtà. Verlinde propone che la gravità non sia una forza fondamentale, come pensava Newton, né una curvatura dello spazio-tempo, come dice Einstein, ma un fenomeno emergente, cioè una conseguenza di qualcosa di più profondo: l’informazione. In questo senso, la gravità non è “qualcosa che tira” o “che curva”, ma il risultato del modo in cui l’informazione stessa dell’universo s...

Il Paradosso della Parola: Scrivere di Spiritualità e il Trionfo della Connessione Umana

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  Di Fulvio Schiavone Il Paradosso della Parola: Scrivere di Spiritualità e il Trionfo della Connessione Umana Scrivere o parlare di spiritualità rappresenta sempre un rischio, un cammino su un confine sottile dove la parola diventa tanto uno strumento quanto un ostacolo. Quando l’essere umano tenta di descrivere una realtà interiore, qualcosa che nasce dall’esperienza diretta dello spirito, si trova inevitabilmente a dover tradurre ciò che non è traducibile. Ogni parola che scegliamo diventa una mappa, ma mai il territorio; un riflesso, ma mai la luce stessa. Si genera così quello che potremmo chiamare il difetto della comunicazione: la distanza tra l’esperienza interiore e la sua rappresentazione linguistica. Nel momento stesso in cui nomino qualcosa di spirituale, lo incornicio in un concetto, in una forma mentale che appartiene già al mondo del pensiero, e quindi alla matrix dell’umanità. Quando ad esempio parlo di un “programma” o di una “matrice”, creo nella mente di chi asco...